DAX VIVE E CONTINUA A ODIARE

  • Marzo 16, 2011 15:15

Nella notte fra il 16 e il 17 marzo 2003 moriva assassinato Davide “Dax” Cesare, militante del Centro Sociale O.R.So (“Officina di Resistenza Sociale”) di Milano, accoltellato da tre neofascisti all’uscita di un bar. L’aggressione è rapida e particolarmente violenta: Davide non giungerà vivo all’ospedale; altri due ragazzi sono feriti. Dax muore, e per i suoi compagni al dolore si aggiunge la violenza delle forze dell’“ordine”: accorsi all’ospedale, infatti, vengono caricati e picchiati brutalmente dalla polizia, senza motivo alcuno.

Infine giunge l’ultima vergogna: le menzogne degli apparati dello Stato, assecondati da organi di stampa sempre compiacenti e aiutati a posteriori dalla copertura morale prontamente offerta da certi politici. L’omicidio viene spiegato con il degenerare di una “rissa tra balordi”.

Quanto agli assassini, solo uno –il fratello maggiore- è stato condannato a 16 anni di reclusione: il fratello minore è condannato a 3 anni di “messa in prova” ai servizi sociali, mentre il padre è stato condannato a 3 anni e mezzo di reclusione per il tentato omicidio di uno dei compagni aggrediti quella sera.

IL FASCISMO VA COMBATTUTO QUOTIDIANAMENTE PERCHÉ OGGI PIÙ CHE MAI SI NASCONDE TRA LE FILA DELLE ISTITUZIONI E VIENE PROTETTO DALLE FORZE DI POLIZIA MENTRE PER LE STRADE LE AGGRESSIONI E LE COLTELLATE AVVENGONO ANCORA OGGI.

NON DIMENTICHIAMO!

NON PERDONIAMO!

DAX VIVE E LOTTA INSIEME A NOI