Scienza Politiche occupata
De giornalisti infami e questurini ciarlatani
1 Dicembre 2010
Leggiamo dal Corriere di Bologna, che ieri 30/11/2010, al corteo erano presenti “ i venti tutti neri in missione dall’Aula C”, che avrebbero infiltrato e provocato il corteo, per portare il livello del conflitto su piani più violenti.
Una provocazione, un tentativo di depistaggio per frammentare ulteriormente un movimento di lotta già di per sé disgregato, un tentativo di criminalizzazione ai danni di chi propone null’altro che una società altra, alternativa, senza gerarchie, senza deleghe, senza obblighi e senza leggi imposte dall’alto, con l’autogestione come base. Una società dove la volontà di tutti trova vera realizzazione.
Ed è con questa pratica, quella dell’autogestione con cui portiamo avanti l’occupazione di scienze politiche, che vogliamo rispondere alle menzogne e le millanterie proferite dai pennivendoli di regime, che piuttosto che cercarsi personalmente la notizia, aspettano le direttive della questura. Delle chiacchiere non ce ne facciamo niente, delle chiacchiere degli sbirri ancora meno!
La rabbia, le pratiche, la voglia di cambiare radicalmente l’esistente, che ieri ha caratterizzato il corteo degli studenti, era di tutta la piazza, non può essere attribuita solo ad un gruppo di “venti anarchici”: è infamante nei confronti di questi ultimi ed è ingiusto nei confronti di chi anarchico non lo è.
L’assemblea di occupazione di scienze politiche ci tiene a sottolineare l’eterogeneità di contenuti e modalità che la caratterizza. Non ci sono bandiere, non ci sono ideologie guida, non ci sono cappelli messi da questo o quell’altro collettivo. L’unica base è appunto l’autogestione e la libertà dei partecipanti di autodeterminarsi all’interno di uno spazio liberato, come lo è ora la facoltà di scienze politiche.
Concludiamo respingendo al mittente, cioè alla questura, le accuse di infiltrati, provocatori e violenti. I veri infiltrati, i veri provocatori, i veri violenti, si sa, sono loro. E queste non sono chiacchiere, ieri tutti l’hanno potuto testare materialmente in piazza!
Assemblea di scienze politiche occupata
NON E’ VERO CHE I SOLDI NON CI SONO!
1 Dicembre 2010
– I costi della politica non vengono tagliati!
Nel 2009 il numero delle “auto blu” della pubblica amministrazione è cresciuto del 3,1% passando da 607.918 a 626.760 unità.
– Il Governo sceglie di finanziare la scuola privata.
Lo Stato deve soprattutto migliorare l’istruzione pubblica, luogo dove viene esplicitato quel principio di uguaglianza sostanziale sancito dalla Costituzione.
Articolo 3 comma 2 Cost: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese“.
– Negli ultimi due anni l’ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 a 25,7 milioni. -89,55%!
Articolo 34 comma 4 Cost: “La Repubblica rende effettivo questo diritto [quello di raggiungere e gradi più alti degli studi] con borse di studio, che devono essere attribuite per concorso“.
Gli studenti occupano la Facoltà di Scienze Politiche per dire: NO!
alle politiche incoerenti del Governo.
E mentre il sistema collassa…
1 Dicembre 2010
Nella giornata di ieri, 30 Novembre 2010, migliaia di persone hanno bloccato l’autostrada e altre parti della città, andandosi a scontrare con la polizia nel tentativo di paralizzare anche la stazione. Successivamente una parte del corteo ha spontaneamente deciso di continuare la lotta dirigendosi verso Scienze Politiche.
Qui un’assemblea ha espresso la volontà di occupare la facoltà.
Occupare per liberare uno spazio:
– in cui proporre una didattica alternativa
– in cui confrontarsi orizzontalmente
– aperto a qualsiasi tipo di iniziativa che metta in connessione l’università con il mondo esterno: migranti, lavoratori, precari.
Occupare ora perchè è in atto una mobilitazione generale in risposta ad una crisi che va oltre le nostre aule universitarie.
Non ci riconosciamo in nessun partito, sindacato o sigla precostituita e crediamo nella libera autorganizzazione degli individui.
Ci riconosciamo nei valori e nelle pratiche dell’antiautoritarismo, dell’antifascismo, antisessismo e antirazzismo e crediamo debbano essere i cardini di un’occupazione che apre altre prospettive di lotta all’interno del movimento.
Ogni giorno alle ore 19 si tiene l’assemblea di autogestione.
Ogni sera cena sociale, proiezioni, musica e socialit… porta quello che vuoi e condividi quello che c’è!
Tutte le individualità e realtà sono invitare a partecipare.
Assemblea di scienze politiche occupata