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Lotta dura senza paura

  • Febbraio 24, 2011 16:07

Soliedarietà ai migranti arrivati in stazione a Bologna

  • Febbraio 14, 2011 15:24

Questa mattina, verso le 6, 118 migranti richiedenti asilo sono stati identificati dalla PolFer mentre viaggiavano su un treno diretto a Milano. Nonostante avessero pagato il biglietto, il treno è stato soppresso e fermato a Bologna, dove polizia e carabinieri hanno fermato e smistato tra questure e caserme i migranti, per un’ulteriore identificazione.

Questi migranti sembrano provenire dalla Tunisia e pare non avessero documenti: non si spiega tuttavia il motivo di un trasferimento in massa nelle questure e nelle caserme di 118 persone; non sono state date spiegazioni riguardo alla loro sistemazione futura; non si sa dove fossero diretti questi migranti, forse in Francia per ricongiungersi ai familiari.

Sembra che queste persone provenissero dai CARA (Centri di Accoglienza per i Richiedenti Asilo) dove non esiste l’obbligo di permanenza: perché fermarli proprio a Bologna? Se questi migranti volessero richiedere asilo in Francia, perché bisognerebbe obbligarli a seguire l’iter burocratico per lo status di rifugiato politico in Italia?

Da parte nostra, rifiutiamo il clima xenofobo alimentato dalle esternazioni del Ministro dell’Interno Maroni riguardo all’esodo dei richiedenti asilo dalle coste del Nord Africa e chiediamo la liberazione di tutti i fermati alla stazione di Bologna, ribadendo il diritto di tutte e tutti alla libera circolazione sul pianeta.

Non sappiamo quale sarà il futuro di questa gente ed esortiamo coloro che si sentono solidali con i migranti a concentrare l’attenzione su questa situazione ambigua.

Maroni non ha accettato l’aiuto dell’Unione Europea – che comunque può solamente avviare nuove operazioni di polizia di frontiera, perseverando nella politica di controllo, repressione ed espulsione dei migranti con l’agenzia Frontex – e ora chiede di bloccare i flussi con operazioni di polizia (italiana) sulle coste tunisine: è ovvio che le inadempienze di questo ministro schiavista abbiano superato il limite. Il populismo leghista, fatto di razzismo e luoghi comuni, forte dell’appoggio di forze dell’ordine, Croce Rossa e associazioni cattoliche non riesce più a dirigere l’attenzione pubblica lontano dalle vere problematiche legate ai flussi migratori.

Le parole di Maroni riferite al collasso di un sistema fatto di carceri, CIE, detenzioni amministrative ed espulsioni sono la spia di un problema molto più grave: le possibilità di un’Europa basata su un consumismo sfrenato e fortificata verso l’esterno, basato sullo sfruttamento della miseria della stragrande maggioranza delle regioni del pianeta e sullo sfruttamento della manodopera migrante sono giunte al termine. Come si può pensare che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale possa costruirsi una vita dignitosa nei propri paesi d’origine, che noi contribuiamo a devastare appoggiando dittatori, vendendo armi, scaricando rifiuti, monopolizzando i mercati locali o creandone ad hoc, distruggendo i legami di solidarietà sociale esistenti?

Per questi motivi rinnoviamo la nostra solidarietà e complicità con tutti/e i/le migranti.

Tutti i fermati liberi subito.

Forza nuova, merda vecchia

  • Febbraio 11, 2011 20:13

Il tentativo dei neo-nazisti di forza nuova di fare una fiaccolata
nel centro di bologna è stato ostacolato, nonstante gli onorevoli
vigliacchi in camicia nera avessero pensato bene di annunciare della
loro spregievole presenza, con solo un giorno di preavviso.

Già nel primo pomeriggio molte strade tra cui piazza della mercanzia
(in cui avevano il concentrameto i nazi) erano state riempite di
flyerini da lancio con svastiche sbarrate e messaggi antifascisti.

Puntualmente alle 17.30 (un’ora prima che iniziasse l’iniziativa di
forza nuova) i primi gruppi di antifascisti hanno preso possesso di
piazza di porta ravegnana sotto le 2 torri.

Mentre il presidio cominciava ad ingrossarsi mano a mano che arrivavano i
compagni, sono iniziati i cori i volantinaggi e gli interventi volti a
sbugiardare la strumentalità della retorica sulle foibe che mira a
decontestualizzare un evento storico facendo passare i carnefici
fascisti colonizzatori per delle innoque vittime. “Colpevoli di essere
italiani” come dicono loro e si sa per i fascisti e per le istituzioni
dello stato, gli italiani anche quando bombardano come in iraq e
afghanistan, o stuprano come in somalia non sono invasori ma brava gente
che fa il proprio lavoro…

Intorno alle 18.30 sono sbucati una ventina di neo-nazisti,
trincerati e protetti dietro un ingente schieramento di sbirri, tra
saluti romani e croci celtiche, I compagni allora si sono spostati con
lo striscione in mezzo all’incrocio rallentando un pò il traffico
scandendo slogan tra qualche fumogeno ed il boato di un petardone.

Dopo circa una mezz’ora i fascisti hanno sciolto il loro triste
presidio (tra l’altro senza fiaccole) e si sono fatti scortare fino in
una deserta piazza Galvani in cui si sono rischierati per farsi fare
qualche foto.

Gli antifascisti sono quindi partiti in corteo attraverso la zona
universitaria fino ad arrivare sempre tra interventi e cori fino in via
Guerrazzi dove Casapound ha dichiarato di aver aperto la sua nuova sede
(quella che avevano precedentemente è stata chiusa a seguito di un
incendio) e che già sabato scorso era stata presidiata da diverse e
partecipate iniziative antifasciste contro l’apertura della sede stessa.

Il corteo è stato accolto bene dai residenti qualche applauso dalle finestre.

All’altezza del civico che dovrebbe ospitare i fascisti del terzo
millenio sono stati fatti esplodere un altro paio di petardoni e, poco
più avanti i muri (ridipinti di grigio per cancellare le scritte contro i
nazi domenica mattina) sono tornati ad esprimere sdegno verso i fasci
con scritte come: “casapound: né rossi né neri, amici dei carabinieri”,
“martiri delle foibe: una menzogna revisionista diventa verità di stato”
o “fasci e sbirri lo stesso manganello” ecc…

Un pò prima delle 20.00 il corteo si è poi sciolto.

alcuni partecipanti

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Fai tornare il fascio nelle foibe: http://www.mladina.si/projekti/igre/fojba2000/