Crisi?
Il 2010 è stato il terzo anno consecutivo della crisi tangibile di un sistema basato esclusivamente sulla produzione e la speculazione. È difficile prevedere quali saranno gli sviluppi di questa situazione, poiché ad un abituale crisi ciclica si sono unite una crisi ambientale, energetica e politica.
Vogliamo ribadire con la nostra voce in piazza in questi giorni la nostra opposizione non tanto all’attuale governo quanto al sistema economico e politico di cui è espressione.
La nostra lotta non prescinde dalle date istituzionali che i mass media sfruttano per mascherare un problema generale.
Occorre portare avanti un percorso di lotta indipendente da partiti e sindacati che si sono pienamente dimostrati figli e servi di un sistema basato su disuguaglianza e sfruttamento.
Alle destre e alle sinistre rispondiamo con la pratica dell’autorganizzazione.
Siamo contro questo come contro qualsiasi altro governo. Riteniamo fallito il sistema “democratico” basato sulla rappresentanza e sulla dittatura di una maggioranza che maschera con l’istanza del dibattito democratico le sue contraddizioni, le guerre, le disuguaglianze sociali e l’ignoranza ormai generalizzata ad un intero popolo, incapace di prendere coscienza della propria complicità alla distruzione di sé stesso.
Non diamo soluzioni prefabbricate ma riteniamo necessaria d’ora in poi l’unità nelle lotte di tutte quelle individualità che sono vittime di questo sistema, siano studenti come operai, migranti come precari, famiglie come intere comunità.
ANTICAPITALISMO
AUTORGANIZZAZIONE
RIVOLUZIONE
Assemblea di scienze politiche occupata