Boicotta il Motorshow
2 Dicembre 2010
A tutti e tutte
Come ogni anno il motor show propone un modello di consumismo sfrenato e di mercificazione del corpo femminile.
Non identifichiamo la liberazione della donna nell’esibizione ostentata del corpo. La nostra immagine non deve essere strumentalizzata come mezzo pubblicitario per invogliare l’uomo ad accettare status simbol sessisti e consumisti.
A maggior ragione in questo stato di crisi condanniamo questo teatrino a cui si è ridotta anche la politica italiana, spacciando come essenziale il superfluo e rendendo mute le voci di protesta che si innalzano dalle gru, dai tetti delle fabbriche, dalle scuole e dalle università occupate.
BOICOTTA MOTOR SHOW
Studenti e studentesse
Assemblea di scienze politiche occupata
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Il pomeriggio circa 300 manifestanti sono partiti da piazza verdi muniti di biciclette e cartelli con scritto: “Motor Sciò, una supercazzola come fosse Antani per me”, “Ci avete rotto i polmoni”, “L’unico motore che ci piace è quello umano”. Il corteo e’ aperto dallo striscione “There is nothing more real than crisi show. L’unico motore che conta sono le nostre lotte”.
L’obbiettivo e’ la fiera automobilistica bolognese “Motor Show” che ogni hanno promuove una cultura consumista e maschilista.
Il corteo è atteso da svariate camionette dei “simpatici tutori dell’ordine” che, vedendo i manifestanti avanzare, non esitano a caricare. Una ragazza resta a terra ferita.
Dopo le cariche al corteo una trentina di studenti,hanno bloccato a singhiozzo per 30 minuti il traffico in strada maggiore con striscioni e megafono, in solidarietà ai manifestanti caricati dagli sbirri.
Terminato il blocco, gli studenti sono andati ad unirsi con il corteo a porta S.Donato.